LA STORIA
In Val di Peio la presenza incombente delle montagne ha da sempre contribuito a plasmare il carattere dei propri abitanti, da un passato improntato a sentimenti di timore e rispetto, al presente in cui a prevalere è la visione sportivo-ricreativa.
La rappresentazione, tenutasi presso il Teatro delle Terme di Pejo e dal titolo evocativo “Ho sognato la voce delle montagne”, è stata portata in scena per due serate consecutive, il 20 e 21 luglio, con il tutto esaurito dei posti disponibili.
Lo spettacolo ha spaziato dalla nascita delle montagne, ai primi uomini che le hanno percorse ed esplorate per i commerci e per lo sfruttamento delle loro risorse, tra cui quelle minerarie. La paura/timore della montagna, i miti, le leggende, fino alle imprese alpinistiche dell’800 realizzate sopratutto a scopi militari per la compilazione di carte geografiche dettagliate; l’Alpinismo Romantico, con le imprese del grande Julis von Payer, la costruzione dei primi rifugi e bivacchi; l’antagonismo fra la SAT e il corrispettivo austriaco “Deutscher und Österreichischer Alpenverein”. La Grande Guerra combattuta oltre i tremila metri e l’Epopea Idroelettrica con la costruzione delle dighe del Careser e di Pian Palù. I primi impianti di risalita e l’avvento del turismo di massa con la rappresentazione ironica e irrispettosa del turista moderno. Per concludere con un finale lirico in cui le montagne, sopravvissute alle vicende umane ritornano alla loro eterna e malinconica solitudine.