ASSOCIAZIONE FIL DE FER
L’Associazione Fil de Fer , fondata con Atto Costitutivo in data 24 febbraio 2020, è nata dall’esigenza sentita dal Gruppo Teatrale dell’Ecomuseo della Val di Peio di una maggiore autonomia gestionale e finanziaria per il raggiungimento dei propri obiettivi statutari; dal 9 giugno 2021 è inscritta nel Registro provinciale delle Associazioni di Promozione Sociale. L’Associazione opera prevalentemente in ambito teatrale/narrativo con focus sulle vicende storiche e folcloristiche della Val di Peio. La narrazione teatrale è peraltro unicamente il “prodotto” finale di un impegnativo percorso che vede coinvolti i partecipanti nella ricerca storico/archivistica delle fonti originali attinenti il tema scelto per la narrazione, nella realizzazione delle interviste ai testimoni della valle, nella scrittura creativa individuale e di gruppo dei testi, nella ideazione delle scenografie e dei contenuti multimediali degli spettacoli. Per il raggiungimento dei propri obiettivi, l’Associazione si avvale del supporto di professionisti qualificati del settore, che oltre a coordinare i partecipanti nelle varie attività preparatorie con incontri solitamente a cadenza quindicinale, si occupano della regia/adattamento dei testi elaborati dai singoli partecipanti e del training attoriale.
IL NOSTRO PERCORSO
Il Gruppo Teatrale dell’Ecomuseo ha iniziato la propria attività nel 2015 con uno spettacolo itinerante nel paese di Comasine incentrato sulle vicende storiche delle antiche miniere di ferro della località. Nel 2016, oltre alla riproposizione dello spettacolo sulle miniere, sono stati rievocati i tragici avvenimenti del 13 dicembre 1916, passati alla storia come la “Santa Lucia nera”. L’anno successivo l’impegnativo lavoro di ricerca e stesura dei testi è stato ampiamente ricompensato dal successo di pubblico (più di ottocento presenze) de “il Mistero di Pegaia”: una rappresentazione on-site sulla storia e le origini, tutt’ora avvolte nel mistero, dell’antica chiesetta di Pegaia in prossimità dell’abitato di Cogolo, meta di pellegrinaggio nel corso dei secoli e luogo attorno a cui ruotano leggende e racconti popolari. Nel 2018, in occasione del centenario della Grande Guerra, è stata proposta al pubblico, presso il Forte Barbadifior , una rievocazione originale del periodo bellico dal titolo “Una Comunità sul fronte – la Val di Peio e la Grande Guerra”, sul vissuto quotidiano della popolazione della valle che, grazie all’intercessione del parroco presso il locale comando austriaco, evitò il trauma della deportazione di massa, come avvenne invece nel vicino paese di Vermiglio, in cambio della “militarizzazione” di vecchi, donne e bambini. Nel 2019 l’attenzione si è focalizzata su un altro “vissuto” storico ancora molto sentito dalla nostra comunità: quello dei “Paroloti”, gli emigranti stagionali che a partire dal 1700 e fino al primo dopoguerra si recavano nei mesi invernali nelle “Vecchie Province” d’Italia per esercitare l’umile mestiere dei ramai. Anche per questa rappresentazione è stata scelta una location evocativa: un vecchio maso nel centro dell’abitato di Cogolo con la prospiciente piccola piazza che si è riempita all’inverosimile, dimostrazione della sentita partecipazione all’evento da parte della popolazione locale, target privilegiato dei nostri spettacoli. Nel 2020 l’argomento scelto è stato quello dell’Acqua Forta, ovvero delle vicende legate allo sfruttamento delle acque minerali in Val di Peio, dall’antichità ai giorni nostri: la storia delle diverse sorgenti, dei bagni termali e dei primi alberghi, dell’imbottigliamento e commercializzazione della miracolosa acqua ferruginosa per la vendita nelle farmacie d’Italia e d’Europa ed infine la nascita della Società IdroPejo, patrocinatrice negli anni ‘60 del secolo scorso del rilancio turistico della valle. Non potendo realizzare lo spettacolo a causa delle limitazioni imposte dalla pandemia, si è deciso di allestire nel periodo estivo una mostra a tema nella località di Peio Fonti, iniziativa notevolmente apprezzata dagli abitanti della valle e dagli ospiti. L’iniziativa è stata riproposta nel 2021 con l’integrazione di materiale inedito. Nel 2022, potendo finalmente proporre uno spettacolo, l’argomento scelto è stato quello relativo alla vita tradizionale nei masi, raccontata da un punto di vista decisamente originale. Nella suggestiva cornice naturale della località Iscle, per la prima volta ci siamo impegnati in ben tre rappresentazioni consecutive il 29, 30 e 31 luglio con un notevole apprezzamento di pubblico. Nel 2023 i volontari si sono dedicati con passione alla raccolta di documenti e testimonianze sulla storia dell’Alpinismo in valle, proponendo quindi al pubblico lo spettacolo “Ho sognato la voce delle Montagne” nel Teatro delle Terme di Pejo il 20 e 21 luglio con il tutto esaurito.